EDUCARE AD ESSERE
"EDUCARE AD ESSERE"
Quando l’Amore mi ha dato la vita c’era una mamma che l’ha custodita c’era un papà che l’ha sempre difesa e trepidante è nata l’attesa.
Mentre nel grembo prendevo sembianza L’anima mia già aveva sostanza: aveva uno scopo, aveva un progetto che ho custodito con grande rispetto.
Il giorno che ho scelto io sono nato, così come la Vita mi aveva plasmato: con delle risorse, potenzialità con i miei limiti e fragilità.
Al vostro Amore è stato affidato un compito unico e delicato: impegnarvi per me, con tanta umiltà perché io diventi da sogno a realtà.
Lasciate lontani gli oggetti da avere: non ho bisogno di possedere giocattoli nuovi , o vestiti da re, io mi accontento di quello che c’è.
Io sono semplice, io sono buono aiutatemi ad essere quello che sono. (Valentina Notturno)
Educare ad Essere è un percorso di formazione per genitori che si propone di affrontare l’attuale emergenza educativa cambiando approccio al problema, per superare i limiti dei modelli attualmente proposti alle famiglie. L’obiettivo che ci poniamo infatti è quello di aiutare i genitori ad ampliare le proprie competenze in modo che possano rispondere adeguatamente alle esigenze dei loro figli. Gli incontri vogliono essere un aiuto concreto alle mamme e ai papà i quali, accrescendo la consapevolezza nella propria realtà interiore, potranno riconoscere la natura autentica del bambino e il suo mondo di bisogni. Tutto questo permetterà loro di cogliere anche eventuali situazioni di stress o disagio, in modo da affrontare prontamente le possibili implicazioni che tali difficoltà possono avere nella maturazione del figlio e nelle dinamiche familiari. In questo senso, durante il corso sarà rivolta una particolare attenzione al confronto e alla comunicazione tra genitori, in modo da favorire la condivisione nell’educazione del figlio.
PERCHÉ QUESTO APPROCCIO?
Educare ad Essere rappresenta, più che un nuovo metodo, un modello educativo aggiornato che tiene conto degli studi condotti in questi anni nell’ambito delle neuroscienze, della psicologia e dell’educazione pre- e post-natale, in quanto parte dal presupposto che i genitori possono dare il meglio di sé fin dal concepimento essendo, questo, il primo e più importante imprinting per il nuovo essere. I diversi episodi di comportamenti problematici cui la cronaca sempre più spesso da risonanza esprimono un disagio profondo nei ragazzi che ha origini lontane, forse proprio tra le mura domestiche. Le statistiche OMS (2005) rivelano nei giovani un aumento del disagio caratterizzato da comportamenti passivi o aggressivi, e una tendenza allo sviluppo di personalità fragili, indecise e dipendenti, spesso disorientate di fronte alle prime difficoltà della vita. Inoltre l’aumento di famiglie monoparentali e allargate è una realtà sempre più presente ed in continua evoluzione: da qui l’esigenza di sostenere questi nuclei complessi e spesso fragili. Un’attenzione primaria deve essere posta alle prime fasi di vita dei nascituri, periodo che non necessita solo di attenzione sanitaria, ma soprattutto di nutrizione affettiva elargita ad ognuno secondo le sue necessità individuali. E’ chiaro che fermarsi alla colpevolizzazione e generalizzazione non serve a molto, per cui già da tempo diverse sono le iniziative proposte dalle Istituzioni. Tuttavia ciò non sembra essere sufficiente, perché le attuali proposte educative, pur lodevoli nelle intenzioni, rispondono a bisogni immediati che sono solo la punta dell’iceberg educativo, rischiando quindi di essere parziali, frammentate, poco incisive e in definitiva lontane dai bisogni reali e dalle necessità delle famiglie. Educare ad Essere invece si occupa della persona nella sua globalità e completezza, senza pregiudizi, con i suoi pregi e limiti, considerando l’essere umano in modo integrale, nella sua globalità e nel suo divenire in prospettiva futura. Proprio per questo è un metodo transculturale applicabile indistintamente a tutte le società e a tutte le culture. |
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